Monumento per l’ottantesimo della distruzione di Cassino: ecco il simbolo della rinascita

Il monumento per l’ottantesimo della distruzione di Cassino, ecco qual è il simbolo della rinascita della città. Il progetto è stato presentato ed è a cura di una scultrice ciociara che ha a cuore la città ed ha il compito di guardare al passato, per non dimenticare quello che è stato, ma anche di guardare al futuro.

Quest’anno, nel 2024, ricorre l’ottantesimo anniversario della distruzione della città nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Dopo questo disastroso e tremendo evento la città è stata ricostruita e nelle celebrazioni di questo anno sarà presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Monumento per l’ottantesimo della distruzione della città di Cassino: ecco il progetto

Quest’anno nel mese di marzo ricorre l’ ottantesimo anniversario della distruzione della città di Cassino. Si va quindi a delineare tutto il programma per la celebrazione dell’evento e la portata è tale per la quale sarà presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Monumento per l'ottantesimo della distruzione di Cassino: ecco il simbolo della rinascita

Il comitato “Pro donna della Rinascita 80” si è riunito e davanti alle Associazioni aderenti al Comitato, quali: FIDAPA, Cassino città per la Pace, Archeoclub “Latinum Novum”, APROCIS, ASDOE, Letterature dal Fronte, Antica Cassino, Cassino mia, Associazione musicale Pio Di Meo, è stato scelto il progetto. Sono stati scelti i componenti del direttivo del Comitato che sono:

  • Anna Teresa Formisano come Presidente, eletta all’unanimità
  • Architetto Giacomo Bianchi come Vicepresidente
  • Professoressa Floriana Giannetti come Segretario
  • Professor Giovanni D’Orefice come Tesoriere
  • Antonine Tortolano come Consigliere
  • Ina Gloria Guarrera come Consigliere

IL bozzetto del progetto è stato approvato. Nasce così la scultura realizzata da Alessia Forconi, una scultrice originaria del territorio della Ciociaria. Il progetto prevede la realizzazione di un gruppo di marmo composto da due donne: una anziana donna rivolta verso la città distrutat con in mano i resti delle torre campanaria distrutta ed una giovane donna rivolta al futuro con in mano la luce di un prisma che rappresenta la città futura. L’architetto Bianchi, nonché vicepresidente del Comitato, si occupa della realizzazione del progetto avendo illustrato una pianta dell’area destinata alla realizzazione di tutto questo.

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