Verso la cittadinanza onoraria a monsignor Bernardo D’Onorio: una figura di rilievo per Cassino

CASSINO, 30 GENNAIO 2024 – In data odierna, la conferenza dei capigruppo ha espresso il proprio parere in merito al conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor Bernardo D’Onorio, ex Abate di Montecassino. Questo segna un passo significativo nel riconoscimento di una personalità che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore e nei ricordi della comunità cassinata.

Monsignor D’Onorio, arcivescovo emerito di Gaeta dal luglio 2016, ha trascorso gran parte della sua vita al servizio della Chiesa, assumendo il ruolo di Abate di Montecassino per un lungo periodo tra il 1983 e il 2004. I suoi Te Deum hanno scosso più volte il panorama politico e civile di Cassino, trasformandosi in un faro etico oltre che religioso per la città e la diocesi di Montecassino.

La vita di monsignor D’Onorio ha visto momenti cruciali, tra cui i suoi viaggi a Torino per sostenere le istanze dei lavoratori della Fiat durante le crisi cicliche della fabbrica di Piedimonte San Germano. Le sue azioni e le sue parole hanno contribuito a forgiare una connessione unica tra la Chiesa e la comunità locale.

Dal suo attuale rifugio a Villa Maria Teresa sulle rive del golfo di Gaeta, monsignor D’Onorio, nonostante i suoi 84 anni, mantiene una mente lucida e continua a essere una figura rispettata e ammirata. Tuttavia, la sua elezione nel 2007 alla sede arcivescovile di Gaeta ha rappresentato un punto di svolta sorprendente per Cassino e l’hinterland, lasciando l’Abbazia di Montecassino in una fase di incertezza sul suo destino.

Nonostante il decadimento successivo dell’istituzione, monsignor D’Onorio ha mantenuto uno stretto riserbo sulle vicende di Montecassino, intervenendo solo nel 2016 a difesa del successore, dom Pietro Vittorelli. Egli ha affermato che non mancava nemmeno un euro e che i controlli effettuati dall’Arcidiocesi di Sora, a cui Montecassino è sottoposta, hanno confermato la regolarità della situazione finanziaria dell’Abbazia.

Oggi, la proposta di conferire la cittadinanza onoraria a monsignor D’Onorio è stata discussa in conferenza dei capigruppo del Comune di Cassino. Edilio Terranova, capogruppo di maggioranza, ha commentato: “Una personalità ed un Abate che restano nel ricordo e nel cuore dei cittadini di Cassino. Proprio per questo riteniamo doveroso un tributo della città che suggelli la gratitudine per le sue azioni concrete e per le sue parole illuminanti.”

Il pensiero profondo di monsignor D’Onorio emerge chiaramente dalle sue parole del marzo 2019, in cui rifletteva sulla perdita della diocesi di Montecassino: “Montecassino è l’occhio delicato e prezioso dell’ampio territorio che si gloria di chiamarsi ‘Terra di S. Benedetto’. I legami con il territorio circostante e oltre, fin dai tempi di san Benedetto, sono stati fondamentali, e la separazione avvenuta nel 2014 rappresenta un momento significativo nella storia.”

La visione di monsignor D’Onorio, vicina al sentire comune e lontana dall’enfasi religiosa, si esprime anche nelle sue riflessioni sulla vita, citando Italo Svevo: “La vita non è né brutta né bella, ma è originale!” Queste parole sottolineano la sua convinzione che la vita di ciascun individuo, indipendentemente dalla sua importanza sociale o religiosa, è significativa.

In conclusione, il conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor D’Onorio rappresenterebbe un atto di riconoscimento per la sua dedizione e il suo impatto positivo su Cassino, sottolineando il legame speciale che questa figura ha mantenuto con la comunità nel corso degli anni.

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