Aeroporto Moscardini: la partita non è ancora chiusa – Cosa sta accadendo?

Aeroporto Moscardini non è ancora detta l’ultima parola e si potrebbe giungere all’annullamento del decreto di trasferimento della scuola elicotteristi da Frosinone a Viterbo. Continua l’impegno istituzionale affinché si giunga all’annullamento di tale provvedimento. C’è stato proprio in queste ore un incontro istituzionale per cambiare le sorti di questa partita.

C’è stato un decreto secondo il quale il 72° Storno dell’Aeronautica militare e della scuola degli elicotteristi dall’Aeroporto Moscardini di Frosinone a Viterbo. Sulla questione però ci si sta ancora battendo per evitare tale trasferimento. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.

Aeroporto Moscardini: la partita non è ancora chiusa - Cosa sta accadendo?

Aeroporto Moscardini: la partita ancora non è chiusa – Cosa sta accadendo

Il deputato della Lega al Parlamento europeo Maria Veronica Rossi ha incontrato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per presentargli la questione relativa allo spostamento della scuola di volo del 72° Storno da Frosinone a Viterbo. L’europarlamentare subito dopo l’incontro ha dichiarato: “L’Ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile nell’analizzare la questione ed a valutare tutte le criticità di un trasferimento che non è tutto tranne che virtuoso, economico e strategico per le forze armate”. 

Maria Veronica Rossi insiste sull’evidenziare quelle che sono le mancanze di chiarezze relativamente alla logica del trasferimento e va quindi a porre una serie di interrogativi. E pone delle problematiche relative alle motivazioni. “Le motivazioni sono tecniche? Falso perché Frosinone rispetto a Viterbo è collegata con il resto del mondo milioni di volte meglio rispetto a Viterbo. Gli investimenti per migliorare la scuola di volo sarebbero minimo perché Frosinone ha una scuola con tutto quello che serve.”

La donna pone anche il punto sul danno economico che il trasferimento porterebbe in Ciociaria che già da anni sta subendo un processo di deindustrializzazione che è andato a inficiare sulla ricchezza economica e sociale. La partita pare dunque ancora non sia chiusa. Seguiranno aggiornamenti.

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