
di Romina D’Aniello
Altro che sindacati! Nel 1944, il podestà, a Sant’Ambrogio sul Garigliano, e in tutta Italia, faceva il bello e il cattivo tempo. E soprattutto faceva lavorare chi diceva lui… anzi il popolo!
Così una guardia campestre – ovvero una sorta di vigile urbano che doveva occuparsi della sicurezza delle zone di periferia – è stata licenziata “ad nutum”, cioè senza giusta causa (i difensori dell’articolo 18 possono bollire pure di rabbia!), e un’altra guardia campestre è stata assunta a posto suo dopo poche settimane, senza alcun bando pubblico, anzi “su manifesta volontà della popolazione”,come specifica il podestà.
Il documento è uscito fuori dall’Archivio storico di Sant’Ambrogio sul Garigliano, messo in ordine ed esposto al pubblico dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Messore.
A vederle, quelle carte, che custodiscono la memoria della comunità locale, e tante ferite ancora aperte, che riguardano soprattutto i terribili anni del fascismo e i tristi mesi del passaggio della seconda guerra mondiale, molti ambrosiani si sono emozionati, fino alle lacrime.
L’Archivio è stato riaperto in occasione dei festeggiamenti dei 70 anni di vita democratica, avvenuti alla presenza del Prefetto, Sua Eccellenza Emilia Zarrilli e del vice presidente della Provincia Amata, il sindaco Sergio Messore e il presidente del Consiglio comunale Franco Capraro hanno ricordato i 160 consiglieri e sindaci che hanno ricoperto delle legislature che si sono susseguite dal 1946.
Per i consiglieri non più in vita la pergamena è stata consegnata ai familiari. Alla cerimonia ha partecipato Sua Ecc.za il Prefetto di Frosinone, Dott.ssa Emilia Zarrilli, la quale nel suo intervento di saluto ha evidenziato l’importanza della partecipazione alla vita democratica delle comunità che deve essere un momento di sano confronto per il bene comune, auspicando la sempre maggiore partecipazione delle donne. In rappresentanza della Provincia è intervenuto il Vice Presidente Dott. Andrea Amata che ha elogiato l’operato dell’Amministrazione anche per la positiva iniziativa della realizzazione dell’archivio storico.
A tutti loro o ai loro familiari è stata consegnata una pergamena, a ricordo del loro impegno civico e sociale. Messore ha posto l’accento sul valore culturale dell’archivio storico
E così si scopre che il primo bilancio del Comune ammontava a 238 mila lire, e che il viaggio del collettore dell’esattoria con cavallo e carretto da Sant’Ambrogio a Pontecorvo è stato rimborsato con mille e cinquecento lire. Ad autocertificarlo è lo stesso esattore di Sant’Apollinare, a mano naturalmente.
Tra le “carte” più affascinanti è saltata fuori la deliberazione del primo consiglio comunale, ormai in età repubblicana, risalente al 24 marzo 1946. E poi tante fotografie, firme: molti cittadini che la guerra la ricordano hanno pianto, commossi, di fronte alle teche che conservano le loro vite.