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Il primo giorno di scuola – Viaggio tra gli umani di Chiara Lavalle

chiara lavalle

Se ripenso al mio “primo giorno” di scuola, soprattutto degli ultimi anni di liceo, mi assale un po’ di nostalgia: era bello ritrovarsi con i compagni che non vedevo da un po’, iniziare con loro una nuova avventura fatta, allo stesso tempo, di gioie e dolori, raccontarsi le vacanze, ma era bello anche ritrovare qualche Prof. Per non parlare dei giorni precedenti: il diario nuovo, i libri, i quaderni, e il ricominciare a preparare lo zaino la sera prima; insomma, erano belli quei riti, quella quotidianità, quelle giornate quasi tutte uguali che, però, mi arricchivano sempre di più e in modo diverso.

Era bello, in una parola sola: imparare!

Non sempre vi piacerà andare a scuola: ci saranno giorni in cui vi sveglierete con l’ansia (quasi tutti, in verità), giorni in cui odierete qualche prof e giorni in cui preferirete rimanere a casa; ma ci saranno anche giorni in cui non vedrete l’ora di alzarvi la mattina, giorni in cui vi dispiacerà che quel prof sarà assente e pure giorni in cui le ore a scuola vi sembreranno troppo corte o troppo poche.

Queste ultime cose, però, avverranno soltanto se, come me, avrete la fortuna di incontrare almeno un insegnante che diventerà “il prof della vita”. Quello che accetterà i vostri difetti, ma, soprattutto, colui il quale alimenterà i vostri pregi, la vostra curiosità e la vostra passione. Quel prof, insomma, che scoverà e si prenderà cura del vostro talento e che, per questo, ricorderete e ringrazierete per sempre. Perché ognuno di noi ne ha uno, deve solo capitare nel posto giusto e con la persona giusta. E fidatevi dei vostri prof perché loro, nel bene o nel male, ne sanno sempre più di voi: alcuni vi insegneranno ad amare la loro materia e vi appassionerete, altri, purtroppo, ve la faranno odiare un po’; ma non preoccupatevi: anche questo vi servirà. Vi aiuterà a capire verso quale strada vorrete andare domani, quale esempio vorrete seguire e quali persone vorrete diventare.

E, poi, abbiate pazienza e scusateli, anche loro sono umani e, sicuramente, talvolta commetteranno degli errori “di valutazione”; non dateci troppo peso, se studierete per voi e lo farete con passione, interesse, cuore, un giorno anche quelle valutazioni sbagliate verranno bilanciate e avrete le vostre rivincite. Perciò, non pensate ai voti, quelli sono soltanto numeri e non sempre rispecchiano davvero quello che siete, anzi non pensate mai che voi siete quei voti, voi valete per quello che studiare, per quello che vi piace studiare, per quello che, alla fine della scuola, vi porterete dietro: quel cosiddetto bagaglio culturale che vi servirà a orientarvi nel mondo, in ogni occasione, sempre. Perciò, impegnatevi, studiate, appassionatevi, ascoltate i vostri prof, abbiate fiducia in loro e lasciatevi prendere per mano e accompagnare in questa avventura fantastica che è la Scuola. Se saranno bravi, i vostri prof, vi insegneranno a capire meglio il mondo e la Vita, perché tutto quello che è scritto nei libri ci appartiene, ci parla di noi, in qualche modo, è già dentro di noi, dobbiamo solo imparare a usare la giusta chiave di lettura…e questa, solo la Scuola può darvela! Parlate con i vostri prof, confrontatevi e discutete con loro dei vostri dubbi, delle vostre paure, delle vostre perplessità, affidatevi a loro e vedrete che, se riuscirete a costruire con loro un rapporto basato sulla fiducia, il rispetto e la stima reciproci, imparerete molto di più e meglio e, soprattutto, studiare per voi diventerà una necessità, non sarà mai un sacrificio ma, anzi, ne vorrete sapere sempre di più e non vi sentirete mai sazi.

E voi, Prof, fate in modo che la Scuola diventi un viaggio entusiasmante, una scoperta continua, una fantastica avventura; fate in modo che i vostri alunni non si stanchino mai di ascoltarvi, seguirvi, amarvi; dedicate loro ogni momento, che sia una ricreazione spesa a parlare di Dante o qualche minuto in più a correggere un esercizio sbagliato; non risparmiatevi, trasmettete loro tutto il vostro sapere e le vostre conoscenze; rendete i vostri studenti consapevoli dell’importanza dello studio; fate in modo che non si sentano mai obbligati a venire a scuola; aiutateli a crescere e a capire cosa vogliono fare della loro vita, a comprendere la differenza tra bene e male; rendeteli responsabili delle loro decisioni; alimentate quella fiamma che li tiene accesi e vivi; sostenete i loro sogni e le loro speranze, ma senza creare falsi miti o illusioni. Aiutateli a capire quale è il loro talento, cosa vorranno fare da grandi, in cosa sono, e saranno, bravi…insomma, aiutateli a capire quale sarà il loro posto nel mondo!

Questi, in fondo, dovrebbero essere gli ingredienti per una Buona Scuola.

E, allora, a tutti quei Prof – Maestri di Vita e a tutti gli studenti fatti “per seguir virtute e canoscenza”; insomma, a tutti quelli che già sono, e fanno, la #BuonaScuola: Buon anno scolastico!