
di Giuseppe SEBASTIANELLI
Ho aspettato qualche giorno per rispondere al “noto” consigliere comunale Tortolano, noto per aver organizzato una volta il passaggio del Giro d’Italia nella nostra città.
A dire il vero, non mi aspettavo risposte dalla maggioranza, perché nel mio intervento avevo già avanzato una possibile replica e ribattuto anche ad essa. Il “noto” ciclista, nonché consigliere comunale, ha invece effettuato una disamina delle azioni delle amministrazioni di centro destra, alle quali ascrive il sottoscritto come elemento ‘di spicco’. Innanzitutto, meglio essere ricordati che dimenticati.
Nei confronti dei cittadini di Cassino, ora, mi sia consentito di fare una piccola cronistoria, dalla quale si può facilmente evincere chi sente forte l’appartenenza e l’affetto per la propria città.
Nel 1993, quando iniziò la mia esperienza di consigliere comunale in minoranza – il sindaco era lo stesso Petrarcone – uno dei primi argomenti che affrontammo fu il riconoscimento dei debiti per il pagamento di opere realizzate dalle amministrazioni precedenti dal dopoguerra. Sin da allora, il sottoscritto, per senso di appartenenza e di rispetto verso chi con difficoltà aveva ricostruito una città ferita e umiliata dalla guerra, non ha mai accusato gli amministratori di aver realizzato opere senza il riconoscimento delle somme di indennizzo ai proprietari, anzi ne ha sempre esaltato il coraggio e la determinazione. Nel ’97, continuando a riconoscere e pagare i debiti contratti per costruire piazze, strade e scuole, il sindaco Di Zazzo, con felice intuizione e capacità, otteneva un finanziamento di oltre 20 miliardi delle vecchie lire per il teatro romano e, se oggi il sindaco può vantare un cartellone culturale di rilievo, il punto di partenza risale a quelle scelte. E’ invece una scelta politica di questa amministrazione affidare la gara per la gestione del teatro Manzoni – altro frutto dell’azione amministrativa di centro destra e del duo Di Zazzo – Scittarelli – e poi divertirsi a revocarla.
Si deve inoltre alle amministrazioni di centro destra la riqualificazione dell’ex mattatoio per farne l’Historiale. Sempre ad esse, si deve l’attenzione per le periferie, praticamente dimenticate dall’attuale amministrazione. Grazie alle amministrazioni, di cui sì ho fatto parte anch’io, le periferie hanno avuto la pubblica illuminazione, le fogne e il gas, il sogno sospirato da anni, e le strade. Noi abbiamo amministrato senza cercare colpevoli, anzi abbiamo riconosciuto i debiti contratti per investimento, gli unici d’altra parte che possono essere sottoposti alla Cassa Depositi e Prestiti.
Io conosco la città benissimo e vedo una città ferma, a parte gli interventi sulla stampa che giustificano con il passato tutto ciò che non va. Giudice insindacabile resta la popolazione, per fortuna, quella che ha sempre premiato il centro destra e il sottoscritto con preferenze personali: ad ispirarci è stata l’idea del professore Gigante di ‘nascondere i difetti ed esaltare le qualità della nostra Cassino’. Se Tortolano siede in Consiglio deve in fondo ringraziare proprio il centro destra che è arrivato spaccato alle elezioni e Petrarcone che si è fatto trovare ancora una volta pronto ad approfittare della spaccatura.
Il consigliere, però, offende chi per mestiere si occupa di tributi se dice che il Prg non arriverà in assise non perché non è pronto – perché di fatto non lo è – ma per non far scattare l’imposizione fiscale sui terreni edificabili, che è una legge dello Stato che porta il nome di Bersani, l’ex ministro vicino alla sua corrente politica. Sul Prg la mia posizione è chiara da tempo: l’Amministrazione Petrarcone si è assunta la grave responsabilità di aver sperperato denaro pubblico e deluso le attese dei cittadini, a cominciare da quello ‘sfizio’ di cambiare progettista, revocando l’incarico all’ingegnere che lo stesso Petrarcone aveva incaricato e che noi abbiamo rinnovato. Ora, la nuova amministrazione di centro destra, che sono certo l’anno prossimo riprenderà il governo della città, dovrà revocare l’incarico all’attuale professionista, scelto dall’assessore all’Urbanistica ‘per casacca’.