
di Romina D’Aniello
LE DIMISSIONI DI PANACCIONE
Raffaele Panaccione lascia il Consiglio comunale di San Giorgio a Liri.
Restano ora in Consiglio, a rappresentare la minoranza, i consiglieri Mara Minchella, Manuele Nardone e William Alabiso: quest’ultimo, in particolare, sempre più spesso è l’unico a presiedere le sedute del Consiglio, dimostrando – a onore del vero – un’opposizione costruttiva e in più occasioni uno spirito di collaborazione.
- Panaccione si è dimesso dopo due anni di opposizione consiliare “seduta”. Ora, il gruppo di minoranza ritroverà nuovo entusiasmo oppure è destinato ad implodere, e magari qualcuno cercherà di accasarsi tra le fila della maggioranza?
Raffaele ha fatto una scelta dettata da motivazioni personali. Io mi sento di ringraziarlo per l’attività che ha svolto in questi anni e, sono sicuro, che non farà mancare il suo sostegno alle battaglie che in futuro faremo per risollevare il nostro comune dall’isolamento in cui è stato trascinato. Al suo posto in Consiglio comunale farà il suo ingresso Rita Domenicone, competente, tenace e combattiva. Darà una valida mano al nostro progetto. Per il resto sono sempre stato dell’opinione che il mandato ricevuto dagli elettori è sacro. La coerenza ed il rispetto degli elettori pagano sempre. Le nostre liste hanno amministrato San Giorgio per tantissimi anni segnando un pezzo importante della storia del nostro comune. Ora siamo all’opposizione e presto ritorneremo a governare. La democrazia è anche questo.
- Nel 2014 ma anche nel 2009, molti vedevano te come candidato della lista civica di centro-sinistra. Hai fatto un passo indietro perche ti chiami Migliorelli e volevate un nome nuovo? Sarebbe stato meglio spendere la tua candidatura?
Non voglio parlare del passato ma del presente e soprattutto del futuro. Dopo sette anni il nostro è il comune più tartassato della provincia. Con il pretesto del dissesto si è trovata la motivazione per mettere le mani delle tasche dei sangiorgesi. Con le tasse ancora tutte al massimo. La recente stangata arrivata con le bollette della Tari è la goccia che fa traboccare il vaso. Ben 504.000,00 € che i cittadini debbono pagare per negligenza di chi ci ha amministrato. Quali sono le spese che realmente contribuiscono a questo enorme salasso? Perché nel 2010 si è deciso di interrompere la raccolta differenziata facendo sì che il costo del servizio aumentasse a dismisura? Come mai San Giorgio conta un livello di produzione di rifiuti molto più alto della media provinciale e regionale?
Ecco, su questi temi come l’ambiente, lo sviluppo, le opportunità, la centralità del nostro comune che vogliamo confrontarci con i nostri concittadini per costruire insieme il futuro.
- Quali scenari si aprono ora a San Giorgio? La lista per presentarsi alla competizione del 2019 è tutta da costruire?
Ora bisogna iniziare a costruire l’alternativa. Nei giorni scorsi siamo riusciti a far approvare, grazie all’impegno dell’Assessore Buschini, il progetto per la realizzazione della nuova rotatoria. Un’opera pubblica fortemente voluta dalla cittadinanza e la più importate degli ultimi anni per il nostro comune. Il progetto, elaborato, approvato e finanziato nel 2008 dall’allora amministrazione, era stato cassato durante gli anni di governo di centro destra alla Regione. Lo abbiamo ripreso nel 2013 con l’avvento della nuova amministrazione regionale, trovati i fondi per rifinanziarlo e il 27 giugno si è chiuso positivamente l’iter. Io non ho visto, nè sentito parlare di altri “patron” dell’opera. Se cosi solerti, mi chiedo, perché non hanno rimediato fino al 2013? Ripartiamo da qui, dal dialogo con i cittadini, dalle proposte e dall’impegno che poi diventano atti concreti e, senza timore, bisogna piantare il seme dell’alternativa con chiunque voglia collaborare. Senza barriere e senza primogeniture.
- E’ vero che state già costruendo un nuovo progetto?
Il nostro progetto si chiama San Giorgio. Che vogliamo risollevare dall’angolo in cui è stato cacciato.