
“Il concerto di Spagna è costato 17 mila euro più l’iva del 10% e non 20.250 mila euro e i soldi utilizzati per l’evento non sono stati utilizzati impropriamente in quanto il progetto realizzato da Abelino Messore e denominato ‘Valorizzazione e potenziamento dei centri commerciali naturali di Sant’Ambrogio’ ne permetteva regolarmente l’utilizzo”.
Il consigliere di opposizione Antonello Simeone, assessore alla Cultura all’epoca dei fatti, risalenti al 2010, alza i toni dello scontro politico che si sta consumando in questa calda estate a Sant’Ambrogio. E chiarisce: “Se poi la Regione, per regolarizzare tutti i finanziamenti concessi, ha deciso di rimodulare parte degli stessi effettuando tagli a tutti i comuni per carenza di risorse, e nel 2012 ha mandato una lettera in cui asseriva che il compenso degli artisti anche se connessi ad eventi riconducibili alla promozione dei Centri commerciali naturali non era finanziabile, la colpa non è di nessuno. Dimostrazione di questi tagli a campione, ne è il fatto che il compenso dell’artista Dado per la Notte Bianca è stato invece finanziato”.
Simeone ricorda inoltre che l’amministrazione, a seguito della comunicazione, ha subito provveduto allo scorporamento in fattura del compenso dell’artista e si è recata in Regione per sistemare la questione. “Per questo, quei fondi erano riportati ancora a Bilancio in quanto la Regione ad oggi non ha comunicato ancora nulla di ufficiale dopo l’incontro”, precisa Antonello Simeone.
Poi, la stilettata: “Fino a maggio 2014, i commercianti erano molto a cuore al sindaco tanto che un consigliere dell’attuale maggioranza partecipava attivamente alle riunioni e alle varie iniziative. Della miriade di eventi organizzati dall’amministrazione Del Greco, il concerto di Ivana Spagna è stato un grande evento visibilità per il nostro paese e un’occasione per i commercianti. L’attuale amministrazione, invece, ha raddoppiato se non addirittura triplicato le tasse da pagare da parte del settore.
E ancora: “Per me aver fatto parte di una giunta attiva che ha trasformato e rivitalizzato un intero Paese è stato un orgoglio. In persona, mi occupavo di sponsor, sovvenzioni da parte della Banca Popolare del Cassinate e finanziamenti dalla presidenza del Consiglio regionale, non intaccando quasi mai il bilancio comunale. I ‘soldi bruciati’ sono forse i seimila euro spesi per poche sedie, ora chiuse al buio e alla polvere nell’ex cappella di S.Antonio.