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Pontecorvo – Sull’aumento delle indennità Santopietro sfida il sindaco al confronto pubblico

di Ivan SANTOPIETRO

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la delibera n. 48 con cui la Giunta Comunale si è autodeterminata l’indennità di carica. Rispetto alla passata amministrazione, la Giunta ha pensato bene di aumentare l’indennità del 48%! All’epoca dell’Amministrazione Notaro, infatti, le indennità (lorde) percepite dagli amministratori erano le seguenti:
Sindaco: € 2.091,65
Vice Sindaco: € 1.150,41
Assessori: € 941,25
Tali indennità furono approvate con la Delibera di Giunta n. 80 del 02 Maggio 2011, pubblicata all’Albo Pretorio del Comune in data 06.05.2011.
Oggi la nuova amministrazione, con la Delibera di Giunta n. 48 del 22 Luglio 2015, pubblicata all’Albo Pretorio del Comune in data 23.07.2015, ha approvato i nuovi importi (sempre lordi) che sono i seguenti:
Sindaco € 3.098,74
Vice Sindaco € 1.704,31
Assessori € 1.394,43
L’aumento è oggettivo e documentato.
Non riesco a comprendere con quale coraggio il Sindaco Rotondo continui a mentire ai cittadini pontecorvesi affermando che non c’è stato alcun aumento.
Già tale aumento è un fatto riprovevole in un momento di crisi economica come questo (crisi che attanaglia sia le famiglie che l’ente comunale stesso). Ma arrivare a negare la realtà è ancor più grave.
Il Sindaco è ben consapevole di mentire, in quanto a tale aumento sono state date diverse giustificazioni: prima si è detto che le cifre erano nette (fatto non vero, come si può leggere dalla delibera). Poi è stato affermato che le cifre dovevano ridursi del 50% per i lavoratori dipendenti: ma questa è una previsione di legge che operava anche nel 2011. Poi addirittura si è detto che l’importo era stabilito per legge, quando, in realtà, il D.M. 119 del 2000 fissa solo la soglia massima degli importi (in base al numero di abitanti).
Infine, non sapendo più come giustificare l’aumento delle indennità, abbiamo assistito addirittura a minacce di querele. Continui cambi di versione pur di non ammettere l’aumento.
In campagna elettorale è stata perdonata la bugia sul programma dei cittadini (risultato, poi, scopiazzato dai comuni di Bussolengo e San Martino di Lupari), ma oggi, che la campagna elettorale è finita, non può essere perdonato il negare che gli amministratori si siano aumentati l’indennità.
Se Rotondo è convinto di ciò che dice, venga in piazza a discuterne con il sottoscritto, su un palco e davanti ai cittadini. Se è convinto di dire la verità, venga a dimostrarlo.
Sono pronto a pagare il palco, l’amplificazione e quanto necessario per organizzare questo confronto. Scelga lui un giorno e un orario. Purchè venga. Anche accompagnato dagli altri amministratori o da tecnici del settore. Io sarò solo e porterò solo le due delibere che metteremo a confronto davanti al popolo pontecorvese.
Se ha il coraggio, venga a confrontarsi.
Non era, forse, lui che parlava di trasparenza? Allora in virtù di questa tanto sbandierata trasparenza, venga a chiarire la sua posizione.
E se risulterà di aver detto un’altra bugia, abbia il coraggio di chiedere scusa alla città. Perché se aumentarsi l’indennità è stato un atto politicamente inopportuno, negarlo è inaccettabile.
Attendo la risposta del Sindaco. Vedremo se, davanti a questa richiesta di pubblico confronto con un semplice cittadino come il sottoscritto, saprà onorare l’impegno di essere trasparente o se inventerà qualche banale scusa per non presentarsi, palesando di non avere argomentazioni a sostegno della sua tesi.