Dopo il turbolento consiglio comunale di giovedì scorso a Pontecorvo l’opposizione consiliare torna, attraverso un comunicato congiunto, a spiegare le ragioni che hanno spinto ad abbandonare l’aula:
“Nel consiglio comunale del 13 agosto 2015, la maggioranza ha compiuto l’ennesima illegittimità, costringendo i consiglieri di opposizione ad abbandonare l’aula.
E’ opportuno, per rispetto alla cittadinanza, chiarire i motivi di tale scelta.
L’opposizione tutta, ha mostrato la massima disponibilità alla collaborazione con la maggioranza, facendo rilevare un grossolano errore nella convocazione del consiglio comunale.
Infatti uno degli atti che costituiscono una parte integrante del bilancio, è il Programma Triennale delle Opere Pubbliche. Tale programma deve essere approvato dalla giunta e poi pubblicato per almeno 60 giorni all’albo online dell’Ente, per permettere ai cittadini, in questo lasso di tempo, di proporre osservazioni e proposte di modifica.
Ebbene la giunta si è ricordata di pubblicare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche solo il 30 giugno 2015. Pertanto i 60 giorni di pubblicazione scadranno il 29 agosto 2015.
Di conseguenza l’approvazione del Bilancio e del Piano Triennale delle Opere Pubbliche nel consiglio del 13 agosto, è assolutamente illegittima.
Se l’opposizione avesse voluto danneggiare la maggioranza, avrebbe fatto approvare il bilancio senza dire nulla su questo punto, impugnando successivamente la delibera innanzi agli organi competenti.
Tuttavia la stessa opposizione si è sempre dimostrata propositiva e, anche in questo caso, ha illustrato alla maggioranza l’errore che stava commettendo, invitandola a rinviare il consiglio per l’approvazione del bilancio a una data successiva al 29 agosto, in modo da poter rispettare il termine di 60 giorni dalla pubblicazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Purtroppo, con grande rammarico, abbiamo appreso del totale disinteresse della maggioranza al rispetto delle regole e, per tale motivo, abbiamo ritenuto opportuno abbandonare l’aula in segno di disapprovazione verso il gesto autoritario e antidemocratico di voler a tutti costi andare avanti, nonostante la palese illegittimità. Anche il semplice votare contro o astenersi, non sarebbe stato sufficiente, in quanto sia il voto contrario, sia l’astensione, sono forme di voto e non abbiamo voluto prendere parte ad una assise illegittima.
L’opposizione ha profuso la massima disponibilità alla collaborazione, invitando più volte la maggioranza a rinviare il consiglio, stante l’errore di cui sopra, ma non c’è stato modo di portare la discussione sul binario del ragionamento senza colori politici e della democrazia.
Dispiace perché le conseguenze di queste illegittimità, fonte di responsabilità politica, amministrativa e penale dei consiglieri di maggioranza, rischiano di riversarsi sulla città e a farne le spese saranno sempre i cittadini.
Non entriamo nel merito del bilancio, avremo modo di far vedere ai pontecorvesi che il presunto abbassamento di alcune tasse è solo una presa in giro“.