
Indennità di giunta e l’abbandono del consigliere Natascia Di Schiavi Iorio dalla maggioranza. Il vicesindaco di Pontecorvo, Moira Rotondo, rompe il silenzio e interviene per la prima volta sulle vicende che stanno scaldando la discussione politica nella città fluviale.
“E’ vergognoso. Una inutile gogna mediatica che affonda sul niente – ha affermato il vicesindaco – Il presunto aumento delle indennità di carica tanto sbandierato dalle opposizioni é solo fumo negli occhi gettato ai pontecorvesi. La base di calcolo delle somme è fissata per legge in funzione delle fasce di popolazione. Non è stato operato nessun aumento in tal senso. L’unico dato che stiamo ancora valutando e sul quale abbiamo avviato una ricognizione tra i quasi 500 Comuni appartenenti alla medesima classe demografica riguarda la sussistenza nonchè la percentuale della riduzione prevista dall’articolo 5 comma 7 della legge 122/2010 (da 3 a 10%). La questione è ancora dibattuta a livello nazionale ed anche la Corte dei Conti è stata coinvolta. Quale tradimento delle promesse elettoriali? Il sindaco Rotondo devolve integralmente la propria indennità ad un conto corrente solidale destinato a finalità sociali ed anche per questo siamo stati accusati di clientelismo. Roba da non credere“.
Il vicesindaco elenca poi le indennità percepite dalla giunta di Pontecorvo: “528 euro netti al mese per il vicesindaco, 432 euro a testa per tre dei quattro assessori e 1000 euro al quinto assessore della giunta, trentenne, avvocato, in regime dei minimi. Molti professionisti di Pontecorvo che oggi si ergono a censori non si alzerebbero neppure dal letto per queste cifre glielo assicuro. Farci fare la morale dai due capigruppo dell’opposizione è francamente insostenibile, considerato che uno da consigliere regionale ha percepito indennità ben più corpose senza battere ciglio (almeno dieci volte tanto) e percepisce tuttora un sostanzioso vitalizio, mentre l’altro ha avuto ben altri conti da regolare ed il suo operato come sindaco è tuttora all’esame della giustizia amministrativa e non. Sono disgustata ma non stupita da tanto accanimento: visto il picco di consensi raggiunto nei giorni dell’emergenza ambientale con le montagne in fiamme e il fiume da bonificare per un inquinamento doloso, era prevedibile che qualsiasi atto della giunta Rotondo fosse strumentalizzato per creare malcontento. Io ho avuto il privilegio in questi anni di conoscere grandi sindaci dalla piccola indennità e piccoli sindaci dalla grande indennità. Non è da questo che si misura il valore di un’amministrazione, a stabilirlo lo ripeto è la legge. Purtroppo si tratta di qualcosa che fa subito presa sull’opinione pubblica nel bene e nel male ed è quindi facilmente utilizzabile per togliere o creare consenso. Noi non intendiamo farci distogliere da queste polemiche assurde nella nostra azione di amministratori impegnati quotidianamente per il bene di Pontecorvo“.
E sull’abbandono del consigliere Natascia Di Schiavi Iorio dalla maggioranza aggiunge: “Nutro un grandissimo rispetto per la famiglia di Natascia e per questo motivo sono ancora piu addolorata nell’assistere a certe esternazioni davvero fuori luogo. Al contrario delle indennità non esiste una legge che fissi la composizione delle giunte in base ai primi cinque classificati. Se fosse così anche in quel caso le assicuro l’avremmo applicata. Quello che ho letto in questi giorni è sintomo di una grande immaturità oltre che di una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei suoi sbandierati 400 elettori che probabilmente tali non sarebbero stati se si fosse candidata con un’altra lista. Volere tutto e subito nella vita non paga: e’ molto giovane, poteva studiare ed impegnarsi come sta facendo Martina Ruscito e tra cinque anni quei voti sarebbero diventati 800! Ha invece preferito cedere alle lusinghe di cattivi consiglieri che la stanno evidentemente strumentalizzando anzi si nascondono dietro di lei. Da madre le dico è un vero peccato“.