
di Arturo GNESI, sindaco di Pastena
E’ stato votato in consiglio comunale il bilancio annuale previsionale del 2015 e quello pluriennale che hanno mostrato alla fine di tanto lavoro, l’uscita dal tunnel del dissesto finanziario dell’Ente.
Un paese a posto e finalmente in salute perché abbiamo rimesso in piedi un comune che altri avevano messo in ginocchio e siamo riusciti a raggiungere il traguardo del risanamento economico a differenza di quanti hanno sempre mancato l’obiettivo .
Da trent’anni il comune aveva i conti in rosso e le passate amministrazioni hanno venduto i due terzi del patrimonio immobiliare senza riuscire ad azzerare un debito che era di molto inferiore a quello attuale.
Un debito complessivo di 3 milioni 433.372,81 € di un ente strutturalmente deficitario
di cui 1.816.285,29 € di massa passiva, 400.947,75 € di somme vincolate,
300.179,01 € di anticipazione di cassa, 492.960 ,76 € da restituire al Ministero dell’Interno per le mensilità erogate dal 1992 al 2009 ad un dipendente statale posto in mobilità, 423.000,00 € relativi alla cartella esattoriale per una precedente compra-vendita di immobili. Abbiamo rimesso in marcia un paese anche se per due anni, a causa del dissesto, ci sono stati negati i finanziamenti dei fondi europei, abbiamo risanato il Comune dimostrando con i fatti che per troppi anni ai cittadini sono state raccontate frottole e bugie.
Abbiamo mantenuto efficienti i servizi e non abbiamo aggiunto nuove tasse ai cittadini di Pastena.
Non possiamo tuttavia esultare né andare in vacanza perché per venerdì 7 luglio abbiamo convocato un consiglio comunale aperto all’intervento dei cittadini per dibattere le problematiche relative allo scioglimento del consorzio delle grotte di Pastena e Collepardo e discutere della condizione giuridico, istituzionale ed economica dei suoi dipendenti .
Una questione, quest’ultima, che da tempo sta sul tavolo degli assessorati regionali ed è stata oggetto di valutazione e di interventi da parte dei nostri rappresenti istituzionali, tuttavia occorre fare un coraggioso passo in avanti per dare sicurezza e stabilità occupazionale ai lavoratori e consentire al nostro comune e all’ente Parco di promuovere e rilanciare con efficacia e costanza il turismo e le attività culturali e l’economia del territorio.