
“Il click day, una ‘genialata’ molto discutibile”: il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sergio Messore, ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente del Consiglio e al Presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione. Al centro della missiva, dunque, il bando ‘nuovi progetti di intervento’ frutto della convenzione tra il Ministero e l’Anci del 5 marzo 2015.
“Il bando ha previsto l’assegnazione delle risorse non sulla base della valutazione della qualità delle opere proposte dai Comuni, cioè le necessità dei diversi territori, ma sulla capacità di saper ‘cliccare’ con tempestività il pulsante sulla tastiera del computer. Al Ministro – spiega Sergio Messore – voglio far notare la sfacciata violazione di legge che gli uffici del Ministero hanno perpetrato nell’ammettere al finanziamento ben sei comuni che hanno presentato l’istanza prima del termine indicato nel bando”.
Nella convenzione tra il Ministero e l’Anci, infatti, era previsto che le richieste fossero inoltrate a partire dalle nove e che sarebbero state escluse automaticamente quelle inviate prima di tale termine.
“Inspiegabilmente – afferma il primo cittadino di Sant’Ambrogio – il Ministero ha ammesso alla fase successiva, nei primi sei posti della graduatoria, sei comuni che hanno cliccato il tasto ‘invio’ prima delle nove, come risulta dall’ora di presentazione delle domande che è riportata sulla graduatoria pubblicata dal Ministero”.
Il paradosso è evidente, secondo il sindaco: il Ministero che ha prima imposto regole tassative, ha poi deliberato violandole.
“A questo punto non si può più avere fiducia nelle istituzioni – commenta Messore – ed è necessario richiedere l’intervento della Magistratura. Questa vicenda dimostra che siamo sempre il solito ‘paese dei furbetti’, che peraltro vengono premiati, mentre chi rispetta le leggi viene penalizzato. Allora chiedo al presidente del Consiglio e al Ministro come deve comportarsi un sindaco che aspetta come manna dal cielo qualche bando per realizzare opere utili nel suo comune”.