
Da piazza della Repubblica a Roma, gremita all’inverosimile, cresce la protesta dell’Italia contro la “Direttiva Bolkestein”, la legge europea, che prende il nome dal Commissario Europeo per il Mercato Fritz Bolkestein, che rimette in discussione le concessioni commerciali su aree pubbliche.
In piazza cittadini, commercianti ambulanti, gestori di lidi e di altre attività su aree demaniali; sul palco i leader nazionali dei partiti politici contrari alla Direttiva Bolkestein, come Salvini (Lega) e Brunetta (Forza Italia), ed i rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui l’assessore al Comune di San Giorgio a Liri e coordinatore provinciale Forza Italia di Frosinone, Pasquale Ciacciarelli.
Ciacciarelli, amministratore di un comune come San Giorgio a Liri, storico paese a vocazione commerciale di tipo ambulante, ha espresso tutte le preoccupazioni del settore del commercio ambulante e delle imprese commerciali su aree demaniali derivanti dall’attuazione della Direttiva.
“Se questa Direttiva dovesse andare avanti così come impostata – ha detto alla folla Ciacciarelli – metterebbe in ginocchio i commercianti ambulanti e gli imprenditori su aree pubbliche dalla sera alla mattina.
Ad esempio tutti i commercianti di San Giorgio a Liri, che da oltre 50 anni fonda gran parte della sua economia su questo settore, fra qualche anno potrebbero trovarsi sfrattati dei posteggi di mercato che attualmente utilizzano nei vari comuni del territorio a vantaggio di nuovi commercianti e società di capitali, anche provenienti da altri paesi europei, che magari apriranno l’attività il giorno prima.
Per i commercianti storici come i nostri, infatti, la direttiva non prevede nessun diritto di prelazione legato alla storicità della loro presenza nei mercati i cui posti sarebbero invece assegnati con vere e proprie aste pubbliche.
Per tutelare la nostra storia ed il futuro delle famiglie che vivono grazie al commercio ambulante, un settore che in Italia è trainante, storico e fonte di occupazione, oggi siamo qui in piazza per sollecitare il Governo ad alzare la voce sul tavolo europeo.
Dopo aver approvato nelle nostre amministrazioni comunali documenti di avversione alla Direttiva – ha concluso Ciacciarelli – continueremo ancora la nostra battaglia a favore degli ambulanti e dei balneari perché questo Governo non può continuare a privilegiare banche e poteri economici anche svendendo il settore dell’economia su area pubblica e non può prestarsi supinamente ai voleri di altri paesi europei.
L’Europa deve capire che non può cancellare con un colpo di mano una realtà storica come il commercio ambulante e delle attività balneari che costituisce un punto di forza dell’economia del nostro paese”.