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L’archivio delle donne italiane dalla Resistenza alle lotte sociali: l’Udi ha una nuova sede

 

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L’Unione Donne in Italia ha inaugurato mercoledì, in occasione dei settant’anni della sua nascita, la nuova sede nazionale in via della Penitenza 37, nel complesso del Buon Pastore  dove è situata anche la Casa internazionale delle Donne. La responsabile nazionale Vittoria Tola ha presentato al numerosissimo pubblico l’Archivio centrale, dedicato a Maria Michetti, Marisa Ombra e Luciana Viviani, che lo hanno riordinato per passione politica con un lavoro più che ventennale. Nella sala che contiene i documenti del lungo cammino dell’Udi  dal 1944 e delle battaglie per i diritti delle donne  in Italia e non solo, in serata, l’ensemble di organetti ‘Il Giardino della Pietra Fiorita’, diretto da Alessandro Parente, ha tenuto un apprezzatissimo ed entusiasmante concerto.

Alla cerimonia di inaugurazione, che si è trasformata in una vera e propria festa dell’Udi che  ha tratto nuova passione per le sfide che ancora l’attendono come protagonista della società, hanno preso parte moltissime iscritte all’organizzazione e rappresentanti del mondo del femminismo, delle istituzioni politiche, dell’ associazionismo  e sindacale.

Significativa la presenza della fondatrice  dell’Udi Marisa Rodano che ha ricordato come nel 1944 la prima sede dell’Udi fu nella prestigiosa sede di Palazzo Giustiniani  e ha espresso la sua gioia per questa sede prestigiosa. Marisa Ombra ha ricordato i primi passi mossi dall’Archivio centrale, nel 1982, dopo l’11esimo congresso e dopo  anni segnati da tragedie ma anche da importanti vittorie politiche e legislative delle donne, e l’entusiasmo che ha sorretto le organizzatrici per ricostruire la storia dei documenti dell’associazione su due binari, uno cronologico, l’altro tematico, senza dubbio più importante e più facile per le ricerche per le ricerche.

“Qui c’è la storia delle donne dell’Udi ma contemporaneamente quella del nostro Paese”, ha sottolineato  Vittoria Tola, che ha riconosciuto come questo risultato sia stato possibile dopo anni di lotta per salvaguardare le carte dell’archivio grazie all’impegno delle donne e il sostegno del Comune di Roma, ieri rappresentato dall’assessora Alessandra Cattoi, che ha auspicato un lavoro di collaborazione di lunga durata soprattutto con la presenza di molte giovani nell’Udi per far rivivere la memoria e creare nuova storia, e dalla  Presidente dell’Assemblea capitolina Valeria Baglio, che ha garantito piena collaborazione per il futuro.

Il riconoscimento di luogo e del percorso storico che ha portato all’oggi  è giunto anche dalla consigliera comunale Gemma Azuni. Assessora all’area metropolitana di Roma. All’inaugurazione hanno inoltre portato il loro saluto anche le rappresentanti della Camera dei Deputati, Giovanna Martelli, consigliera del premier Renzi, Rosa Calipari e Pia Locatelli, le quali hanno sottolineato come la memoria sia un patto politico condiviso importante per tutti  e l’importanza di condividere oggi le informazioni in modo digitale, per coinvolgere le nuove generazioni e rendere più fruibili a tutti i documenti custoditi nell’archivio.  Sui ‘numeri’ dell’Archivio dell’Udi si è soffermata Rosangela Pesenti, neo presidente dell’Associazione Archivi Udi: “Quarantatré archivi sono una grande storia, non “l’altra storia”, ma la storia, se si considera che la nostra è la prima associazione di donne della Repubblica”. .
All’inaugurazione, era presente il direttivo della Casa internazionale delle Donne  e di Archivia che  hanno sottolineato come la presenza dell’Udi nazionale e del suo archivio centrale che convivono nello stesso Complesso del Buon Pastore  rafforzi i luoghi e la le lotte delle donne a Roma.

L’inaugurazione della sede nazionale  è stata anche l’occasione per presentare al pubblico il nuovo sito internet istituzionale dell’Unione Donne in Italia.