Home estate 2016 - il lato umano del mondo Il Pecorino di Picinisco conquista l’estate

Il Pecorino di Picinisco conquista l’estate

Una folla oceanica si è riversata nell’amena Picinisco il 9 e 10 agosto in occasione del tradizionale Pastorizia in festival; un appuntamento popolare giunto alla sua 15^ edizione di successo in successo.

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E’ stato il tributo ad un prodotto della terra e del pascolo, il formaggio Pecorino di Picinisco, che per mille anni ha rappresentato la radice ed il sostentamento di un popolo e che dopo il riconoscimento della Dop vuole superare le frontiere locali per approdare sulle tavole di tutto il mondo.

“Ma esso – come ha ricordato il sindaco di Picinisco Marco Scappaticci – per noi costituisce anche il mezzo per costruire in questa terra una nuova stagione di sviluppo economico e sociale solidamente fondato sull’alimentazione sana e genuina, sulla natura incontaminata, sugli stupendi borghi millenari, sulla ristorazione e sull’accoglienza”.

Il programma consolidato, migliorato ed integrato anno dopo anno, ha polarizzato l’attenzione delle migliaia di visitatori nell’arco di due giorni di attività molto intense e suggestive; come da tradizione ad aprire il programma è stata l’escursione con il pastore sui sentieri del pascolo percorsi dalle greggi verso la transumanza.

Un programma reso possibile dalla passione e dall’impegno di una macchina organizzativa comunale perfetta e coesa che ha saputo mettere insieme esperienze e capacità e coinvolto con intelligenza i tanti volontari e le varie associazioni presenti sul territorio: Cotton club, Volo dell’angelo, Montecorno, Calamus e la Pro Loco e grazie al contributo della Banca Popolare del Cassinate e dell’imprenditore Sepp Marini e con il patrocinio del Consorzio di Bonifica Valle del Liri e del Circolo della Stampa di Frosinone.

Ma il cuore di Pastorizia in festival è stata la cultura del formaggio e delle sue tradizioni, quest’anno mirabilmente curata da esperti di livello nazionale ed internazionale, come il famoso chef Fabio Campoli, l’esperto caseario Michele Grassi ed Emanuele De Vittoris.

Particolarmente emozionante lo spazio durante il quale Michele Grassi e Loreto Pacitti hanno praticamente trasmesso ad un numeroso gruppo di bambini la lavorazione e produzione del formaggio, attraverso cui riscoprire la tradizione di un antico e prezioso mestiere della vita agreste.

Ma quest’anno la presenza dello chef Fabio Campoli è stata per Pastorizia in festival il salto di qualità culturale che mancava e che lascerà certamente un segno sulle tavole e nella produzione economica del formaggio pecorino.

Davanti ad un pubblico estasiato Fabio Campoli ha preparato due ricette appositamente studiate per esaltare gli odori, i sapori e le fragranze dei pascoli di Picinisco, utilizzando il Pecorino, le pere e le varie spezie prodotti in questo territorio.

Conghiglie non far sapere … e la torta Piciniscake hanno letteralmente ammaliato il pubblico, pronto a carpire tutti i segreti della preparazione aristica di un piano tanto prelibato quanto umile nei suoi ingredienti.

Gran chiusura di serata con il percorso gastronomico, dove hanno trovato visibilità ed apprezzamento i formaggi provenienti da molte regioni italiane, gli spazi gastronomici a base di prodotti tipici locali e tanta buona musica tradizionale.

Dalla stupenda e panoramica terrazza del municipio si sono alzate nel cielo le note ed i racconti legati ai viaggi e alle migrazioni legate alla storia del formaggio.

Mentre, sapientemente distribuita tra i vicoli e le piazze del bellissimo borgo di Picinisco, hanno allietato ed entusiasmato le note ed i canti del gruppo irlandese Antoni o’ breskey and band, dei campani del Vesevo ed i bravissimi Folkanema, un gruppo composto da brillanti artisti del territorio che hanno accompagnato la chiusura della manifestazione fino a tarda notte con un repertorio musicale popolare di pregevole fattura.

Insomma, anche quest’anno Pastorizia in festival si è confermato evento di straordinario spessore e notevole richiamo turistico.

“Per noi – ha sintetizzato il sindaco Scappaticci – Pastorizia in festival costituisce un vero e proprio scrigno che custodisce preziosamente tradizioni, natura, frutti del pascolo, accoglienza, gastronomia e fratellanza.

Valori che, adeguatamente promossi e valorizzati possono dare alla nostra comunità una nuova stagione di sviluppo e di benessere”.