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Anche Pastena sotto la lente dei siti contaminati del fiume Sacco

di Arturo GNESI, sindaco di Pastena

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Nel nuovo perimetro del SIN  del fiume Sacco inserito anche un sito di Pastena

Dopo aver sostenuto per diversi anni una battaglia solitaria per la tutela del territorio e della salute dei cittadini,  dopo le voci, i silenzi e le omissioni, un terreno, utilizzato dai cantieri della Tav, in base ai rilievi scientifici e alle analisi di laboratorio, è stato  dichiarato contaminato e quindi da sottoporre ad un piano di bonifica.

Dopo i dati ufficiali inoltrati al Ministero dell’Ambiente il sito è stato  inserito nel nuovo perimetro contaminato della Valle del Sacco smentendo gli atteggiamenti ostili e i pregiudizi di coloro che hanno, con tutti i mezzi tentato di delegittimare, denigrare ed opporsi a queste indagini preliminari ma necessarie per la successiva caratterizzazione del sottosuolo.

Nel verbale della conferenza dei servizi che si è tenuta al ministero dell’Ambiente il 10 luglio u.s. è stato delimitato questo nuovo sito che impone pertanto di stabilire se siano stati anche illegalmente interrati anche i rifiuti tossici.

Abbiamo manifestato, in passato, il nostro allarme con un’interrogazione parlamentare, un’altra in consiglio regionale e con diversi interventi sui network nazionali tra i quali anche sky tg24. Abbiamo interessato anche l’asl di Frosinone e i reparti investigativi del NOE.

Non abbiamo agito né per sentimenti di vendetta o di rancore contro qualcuno ma con la determinazione di conoscere la verità su quei inquietanti anni novanta caratterizzati dalla presenza del clan dei casalesi sui cantieri della TAV e sul controllo del traffico dei rifiuti tossici e pericolosi.

Ora siamo ad un punto di svolta anche se, la vecchia nomenclatura, tenta di minimizzare, fuorviare o disinformare i cittadini.

È successo, per esempio, che  qualche mese fa è stata postata una foto su face book di una fontana con acqua stagnante che ha generato critiche e proteste, senz’altro giustificate, dei giovani che si sono sentiti abbandonati da un’amministrazione che in tal modo avrebbe recato danno al turismo e all’immagine candida e bucolica del paese.

Nel caso del rischio correlato all’inquinamento ambientale invece la paura di esporsi a critiche,  il timore di mettersi contro i responsabili e la preoccupazione di non molestare i big politici locali ha fatto sprofondare nell’oblio un tema che è di cruciale importanza per la salute e il futuro di Pastena.

Ma è solo paura o c’è stato  un patteggiamento politico che in cambio del silenzio e della complicità ha promesso voti e favori per le prossime elezioni locali ?

Un dubbio che rimane irrisolto ma sul quale i  giovani sono chiamati a dare una risposta precisa e perentoria perché non si tratta di scegliere tra una politica nuova o vecchia, tra la destra e la sinistra, ma tra una politica sana e pulita o una sporca e compromessa.

Ad un paese non può mancare il coraggio e la forza di schierarsi per la verità e la giustizia,  un paese non può essere vittima dell’omertà e rinunciare a svelare i misteri del passato.

Appropriato è l’invito che  papa Francesco ha fatto a Cuba “ Non si servono le ideologie, ma le persone. Chi non vive per servire, non serve per vivere”.

Senza aver risolto questo argomento, scomodo ed inquietante sarà difficile prevedere uno sviluppo economico, etico e  culturale in grado di rilanciare la società e il futuro del nostro paese.