Home Cronaca “Smascheriamo il finto made in Italy”. Presidio Coldiretti al Brennero

“Smascheriamo il finto made in Italy”. Presidio Coldiretti al Brennero

Lunedi migliaia di agricoltori della Coldiretti, provenienti da diverse regioni, terranno un presidio al valico del Brennero per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea in materia di politica agricola. Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio, sarà a capo della delegazione di produttori del Centro Italia che parteciperanno al presidio.

aldo mattiaAldo Mattia

“Manifesteremo perché le autorità europee – dice Mattia – prendano posizione contro le speculazioni che alimentano l’abbandono delle campagne, provocando effetti irreversibili su occupazione, economia e ambiente”. Sotto accusa una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca ai traffici di schifezze alimentari che generano affari da capogiro a danno degli agricoltori e dei consumatori. “Autobotti, camion frigo, container in transito al valico saranno tutti verificati dagli agricoltori durante il presidio con l’obiettivo – precisa Mattia – di smascherare pubblicamente, davanti ai giornalisti e alle telecamere, il finto Made in Italy, dai prosciutti ai pomodori che arrivano nessuno sa da dove, fino ai surrogati che abbassano la qualità delle produzioni, come le polveri di latte e le cagliate da utilizzare, al posto del latte vero, per fare fasulli formaggi italiani senza nemmeno indicazioni in etichetta”.

In assenza di regole sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, la concorrenza è diventata insostenibile.

giuseppe campione coldirettiGiuseppe Campione

“I prezzi riconosciuti agli agricoltori – aggiunge Giuseppe Campione, direttore della Coldiretti di Frosinone che parteciperà al presidio – sono stabilmente al di sotto dei costi di produzione, costringendo sempre più aziende alla chiusura, come quelle zootecniche da latte scomparse in Ciociaria”. L’iniziativa si svolge in contemporanea con la mobilitazione dei giovani imprenditori Coldiretti che a Bruxelles mostreranno al pubblico le schifezze alimentari spacciate sui mercati come Made in Italy per ottenere dalla Ue un impegno più incisivo contro le contraffazioni e le speculazioni che danneggiano l’agricoltura italiana.