
Il parco giochi di via Fontana Giardino, a Sant’Ambrogio sul Garigliano, è in degrado: è l’ultima accusa che il capogruppo di opposizione, Franco Messore, muove verso l’amministrazione comunale.
“L’erbaccia regna sovrana coprendo un’opera finanziata dalla Regione, oltre che da una parte dell’avanzo di Bilancio, iniziata dalla passata amministrazione e mai terminata dall’attuale”.
“Sulla strada che conduce al parco giochi, inoltre, insiste da diversi mesi una frana per quale la maggioranza non è in grado di trovare una soluzione. Il gruppo di opposizione “Impegno e Solidarietà”, interpretando il giustificato malumore dei proprietari dei terreni posti a valle della frana, ha chiesto da tempo al sindaco l’abbattimento delle tasse comunali relative ai fondi stessi, considerato che questi non possono essere utilizzati per la mancanza di manutenzione della strada comunale”, ricorda Franco Messore.
Ma non è tutto. Secondo la minoranza, anche altri spazi pubblici sono trascurati. “L’area adiacente il cimitero è ingombra di immondizia non adeguatamente raccolta, le strade per lunghi periodi restano invasi dalle erbacce e da immondizia varia”, denuncia Franco Messore.
“Questa amministrazione – ancora una stilettata al sindaco, suo omonimo solo per via del cognome – finora ha speso tempo ed energie per aumentare le tasse anche ben oltre il 300%. Intanto, ha deciso lo spegnimento dell’illuminazione artistica del centro storico, lo smantellamento degli arredi urbani di piazza S. Biagio, lo spegnimento della pubblica illuminazione nelle ore notturne. Pare che, dall’insediamento di Sergio Messore, sia iniziata una ‘caccia alle streghe’, realizzata anche attraverso le ‘regole’ sull’affissione dei manifesti politici o gli ostacoli e i cavilli posti per la consultazione di documenti da parte della minoranza”.
Infine, Franco Messore auspica maggiore serenità. “Si mettano da parte rancori e astio. Da più parti si avverte l’esigenza che il paese riconquisti la sua abituale serenità. Riteniamo che l’amministrazione in primo luogo debba dare segnali di distensione, aprendosi al confronto e abbandonando il livore e la rabbia che fin qui l’hanno caratterizzata”.