Chi accompagna i bambini dall’uscio della scuola al pulmino parcheggiato sulla strada? Mercoledì, al centro della querelle che ruota intorno a questa domanda e che si protrae da settimane tra il sindaco Anselmo Rotondo e la preside Angela Roscia, gli alunni della primaria di via Salvo D’Acquisto sono rimasti nell’edificio, sorvegliati dalle loro insegnanti. Mentre le due istituzioni si rimpallano le responsabilità, i Carabinieri comandati dal maresciallo aiutante Scappaticci, con il coordinamento della Compagnia guidata dal Maggiore Imbratta e dal Tenente De Lisa, stanno procedendo agli accertamenti per risalire ai fatti. Alle 13,10 nella primaria suona la campanella: lo scuolabus del trasporto gestito dalla Multiservizi è pronto al solito posto. Ma i piccoli alunni non escono. La preside, il giorno prima, ha dato l’ultimatum: se il Comune non incaricherà qualche dipendente di accompagnarli dalla porta al pulmino, per circa 15 metri che separano i due luoghi, i bambini non usciranno. Passa un quarto d’ora: lo scuolabus parte, ci sono altri bambini che lo aspettano negli altri plessi e non può scendere l’autista, sottolinea il responsabile dell’Asm Gino Trotto. Le cose precipitano: qualche genitore raggiunge la scuola infuriato e aggredisce la preside, intervengono i Carabinieri (chiamati dal personale scolastico, secondo la ricostruzione della preside Roscia, o da un genitore, secondo il sindaco) e finalmente un militare accompagna i bambini, nel frattempo ancora nell’edificio sorvegliati dalle maestre, fino al pulmino, che è ritornato. Alla base dell’episodio la contesa tra il sindaco Rotondo e l’assessore al ramo Armando Satini, che si sono recati in caserma per ribadire il loro punto di vista, e la preside Roscia.
La posizione del sindaco: “Il Comune non è deputato a trovare una persona che accompagni i bambini dall’uscio allo scuolabus né in entrata né in uscita. Noi, però, vorremmo adottare un servizio di vigilanza affidato a volontari. Il tutto è dovuto al personale Ata o scolastico interno; noi siamo responsabili solo quando salgono e sono sullo scuolabus”.
Determinata la preside che ieri ha fatto affidamento su una mamma “di buona volontà” : “I minori non possono restare da soli neppure per un breve tratto. Il Contratto nazionale impone che il personale scolastico non presti servizio fuori dagli spazi di pertinenza della scuola. Ho chiesto al sindaco di delimitare tali spazi e soprattutto ho presentato il problema a inizio settembre”.